Casa rifugio
La casa rifugio è pensata per donne, con o senza minori, che hanno necessità di allontanarsi da una situazione di pericolo.
L’abitazione, a indirizzo segreto, è dotata di 8 posti letto per un totale massimo di tre nuclei familiari.
La casa è un’opportunità per ritrovare serenità dopo un periodo difficile, è un luogo dove ricevere un adeguato sostegno emotivo e psicologico e soprattutto rappresenta una soluzione abitativa concreta per le donne che vivono situazioni di temporaneo disagio e difficoltà a causa di violenza.
All’interno della casa si cerca di ricreare un clima emotivo sereno, dove i ritmi e i tempi sono scanditi dagli impegni quotidiani e dalla cura della casa stessa.
Il servizio rappresenta una soluzione abitativa temporanea che prevede il supporto di un adeguato sostegno professionale di tipo psico-sociale, orientato a definire un progetto che mira alla promozione di un nuovo percorso di inclusione sociale.
La casa rispetta gli standard previsti dalla Regione Piemonte ai sensi della L.R. n. 4/16 e pertanto è munita di apposita iscrizione all’Albo Regionale, iscrizione necessaria ed indispensabile per la concreta operatività della struttura.
Obiettivi
- Offrire un servizio di qualità per donne maggiorenni e i loro figli, che subiscono situazioni di maltrattamento.
- Accogliere la domanda di aiuto delle donne in situazioni di maltrattamento, che necessitano di ospitalità.
- Garantire un tempo e un luogo di accoglienza e ospitalità per la progettualità e il sostegno di nuclei monoparentali, composti da donne e sole e/o con figli, in uscita da situazioni di violenza.
- Sostenere la donna nella realizzazione del suo progetto di vita (formazione, ricerca del lavoro, ecc)
Destinatari del servizio
Donne, sole o con minori, vittime di abuso, maltrattamento e violenza assistita.
Per essere ammessi in Casa Rifugio si chiede alla persona segnalata l’accettazione dell’intervento proposto e la sottoscrizione di un contratto progettuale e del regolamento interno della Casa Rifugio, condizione indispensabile per poter iniziare un progetto valido e costruttivo. Sono ammesse anche donne extracomunitarie purchè siano munite del permesso soggiorno sanitario o lavorativo.