Accoglienza d’emergenza
L'accoglienza di emergenza è una sistemazione temporanea che permette di conoscere meglio la persona presa in carico ed elaborare il vero e proprio progetto di accoglienza.
Le persone vengono collocate in strutture private che collaborano con il Centro, e che hanno maturato una sensibilità al tema. È una sistemazione temporanea che permette di conoscere le persone; fare una ricognizione della loro rete parentale o amicale, valutandone la possibilità di attivazione; raccogliere informazioni su strutture di pronta accoglienza disponibili, che le ospitino il tempo necessario (1 mese circa) per elaborare il vero e proprio progetto di accoglienza. Il progetto può concretizzarsi nell’inserimento in un appartamento, che la donna, se può, mantiene con risorse proprie, o in una casa rifugio.
Il tempo dell'accoglienza di emergenza consente anche di fare una ricognizione della rete parentale e amicale della donna, valutandone la possibilità di attivazione, e delle strutture disponibili anche al di fuori del territorio
Obiettivi
- Offrire un servizio di emergenza in una situazione di difficoltà contingente.
- Accogliere in un momento emergenziale con la prospettiva della creazione di un progetto di collocamento strutturato.
- Garantire una soluzione temporanea di sicurezza e cura, in un momento di violenza acuto, alla donna in difficoltà e ai suoi figli.
- Permettere un tempo utile di conoscenza per poter strutturare le fasi successive del percorso di aiuto e protezione.
Destinatari del servizio
Donne, sole o con minori, vittime di abuso, maltrattamento e violenza assistita, prese in carico in un momento di emergenza, legato, per esempio, a un episodio di violenza acuto. Possono necessitare di un’iniziale accoglienza presso la struttura ospedaliera; hanno bisogno di un’immediata protezione e si ritiene impossibile, per motivi di sicurezza e incolumità, il rientro nella propria abitazione.
L’accesso al servizio avviene tramite ASL, con l’attivazione del codice rosa; su indicazione delle Forze dell’Ordine; oppure a seguito di un aggravamento della situazione di vita di una persona già seguita dal Centro Antiviolenza.